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Lapponia e Australia: gli antipodi delle tradizioni natalizie

Il Natale è una delle feste più sentite e festeggiate in tutto il Mondo, con diverse tradizioni e usanze. Ma c’è chi lo festeggia in inverno e chi lo festeggia in estate! Agli estremi opposti climatici, in questo viaggio attraverso tradizioni e curiosità natalizie del Mondo, vi sono la Lapponia e l’Australia. E’ bene ricordare che mentre nell’emisfero boreale è inverno sotto la linea dell’equatore, nell’emisfero australe, è piena estate, con milioni di persone in spiaggia a godersi il tepore del sole.

LAPPONIA: Tu scendi dalle stelle

Rovaniemi - Babbo NataleIn Lapponia, a Rovaniemi, nell’estremo nord della Finlandia, giungono ogni anno più di 700 mila letterine con l’elenco dei regali e dei buoni propositi, indirizzate, e non poteva essere altrimenti, proprio a lui, a Babbo Natale. Il capoluogo finlandese attraversato dalla linea immaginaria del Circolo polare artico, infatti, ospita l’ufficio di Santa Claus, oltre a due parchi a tema a lui dedicati.

Renne in LapponiaFra l’uno e l’altro, collegati da un trenino rosso, c’è un allevamento di renne, proprio quelle di Babbo Natale, che spesso infatti le usa per passeggiare sulla neve con la sua slitta carica di doni, scampanellando un saluto quando incontra qualche bimbo. L’atmosfera circostante prevede luci, canzoncine, abeti addobbati, con la magia tipica del Nord. Talmente affascinante che si finisce, senza distinzione d’età, per credere davvero all’esistenza di Santa Claus.

AUSTRALIA: L’estate a dicembre

A Sydney migliaia di persone festeggiano il Natale con una grande grigliata all’aperto o un picnic su una delle numerose spiagge della città, preferibilmente dopo una partita di golf, tennis, cricket o beach volley, una bella nuotata e un po’ di surf. Con cori cantati da ragazzini in bermuda e t-shirt e cammelli veri travestiti da renna con tanto di corna di cartone e vellutino. E, naturalmente, cartoncini di auguri con Babbo Natale che arriva sugli sci d’acqua e presepi che presentano koala e canguri al posto del bue e dell’asinello.

Ma nelle Blue Mountains, una delle mete più popolari a circa 100 km da Sydney, il Natale si celebra, da qualche decennio, e con tutti i crismi, in luglio. Cioè nel pieno dell’inverno australiano, quando è più probabile che la neve arrivi a imbiancare le cime degli eucalipti. L’idea pare sia venuta a un gruppo di turisti irlandesi, che da allora tornano ogni anno. Nel resto dell’Australia Babbo Natale continua invece ad arrivare in dicembre.

A Handorf, paesino sulle colline attorno ad Adelaide fondato ai primi dell’Ottocento da un gruppo di famiglie tedesche luterane, si chiama San Nicola e arriva il 6 dicembre, il giorno a lui dedicato. A Heron Island, sulla barriera corallina, si presenta in motoscafo, accompagnato da renne con maschera da sub e pinne. In Tasmania fa la sua entrata a Crodle Lodge, tra le montagne, i laghi di origine glaciale e le foreste del Parco nazionale di Crodle Mountain nel cuore dell’isola, su un furgone dei pompieri a sirene spiegate.

A Melbourne, dove la neve non si vede mai, arriva in slitta e mostra ai bambini un video del suo Paese natale, il Polo Nord. Nelle stazioni più remote dei deserti del Northern Territory, in mancanza di ere renne, si incollano corna di velluto e campanellini in testa agli animali da lavoro più pazienti: somari, cavalli, ma anche cammelli.

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