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Val Gardena, i segreti della Valle

Provate a immaginare una vallata alpina dove in estate si può trovare fresco e tranquillità, dove in autunno petunie e garofani, gerani e papaveri fioriscono come in una serra, dove in inverno si può sciare al top, dove la vita ha un passo antico e un comfort moderno: tutto questo è la Val Gardena.

Nella valle racchiusa tra due impetuosi corsi d’acqua, il Gardena e l’Isarco, la natura crea i suoi più verdi e azzurri scenari tra le pallide cime dei torrioni dolomitici, le diverse forme dei masi di pietra e di legno in piacevole successione di colori, i neri castelli che presidiano il fondovalle pazientemente ritagliato in mille regolari appezzamenti coltivati.

La storia della Val Gardena

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Pino Cembro

Qui, tra Ponte Gardena e il gioco di Sella, cavalcava silenzioso e solo Osvaldo di Wolkenstein, giullare, poeta e cavaliere del XV secolo, e intanto pensava le sue canzoni per Vilfrida e i dolci castelli dei suoi avi di Trostburg, Santa Cristina e Vallunga abbandonati per sempre. Qui, già nella seconda metà del Seicento, scolpivano il legno di cirmolo Christian Trebinger, i fratelli Pescosta, Melchiorre Vinatzer e i suoi figli. Qui Emilio Comici e Hans Steger aprivano le nuove acrobatiche vie dell’alpinismo moderno.

Perché la storia della val Gardena l’hanno fatta i baroni guerrieri e gli alpinisti, ma prima di tutti gli intagliatori del legno e gli scultori: a colpi di accetta, di mazzetta e di scalpello. E qualche volta, magari per difendersi, anche a colpi di archibugio o di fucile. Da sempre, infatti, la val Gardena è abbinata all’arte della scultura del legno. Ricavate dai legni di cirmolo, ciliegio, noce o dal più duttile acero, le sculture della val Gardena sono per tradizione a tema religioso, ma artisti emergenti hanno portato aria di novità, con nuovi soggetti laici ed esposizioni presso gallerie di arte moderna di diverse città europee.

Seceda - Dolomiti
Il Seceda

Vasta e soleggiata, con remote origini retico-romane da cui ha ereditato l’armoniosa parlata ladina, austriaca per secoli, la valle si presenta come un sereno giardino alpino circondato da monti tra i più belli del mondo: le Dolomiti. Sasso Lungo, Torri del Sella, Alpe di Siusi a sud; le Odle con Fermede e il Sass Rigais, il Seceda e il monte Rasciesa a Nord: maestose, gigantesche montaghe di roccia e, in mezzo, pascoli verdissimi, torrenti, ruscelli, boschi di pini, abeti e larici, masi, baite, rifugi.

Un miracolo della natura

Val Gardena - Sassolungo
Il Sassolungo

Giardino dolomitico che tutta Europa ama, ammira e ci invidia, la Val Gardena è la gemma più splendida e preziosa dell’intera zona altoatesina. Con impianti e attrezzature d’avanguardia in un ambiente che conserva intatti tutti i suoi fragranti, genuini e dolci sapori patriarcali, è difficile negare l’eccellenza alla val Gardena dominata dalle guglie dolomitiche del gruppo Sella e del Sassolungo, che nei decenni ha saputo sposare alle bellezze distribuite senza parsimonia da Madre Natura uno sviluppo turistico sostenibile.

Un ulteriore pregio è che in questa vallata stretta fino a Ortisei, che va a sbattere con i suoi prati e le foreste contro il massiccio del Sella, non sono stati fatti scempi edilizi, non ci sono palazzoni né imbarazzanti gettate di cemento. L’edilizia si è sviluppata in maniera armonica, anche grazie al fatto che le seconde case sono relativamente poche e gli alberghi sono quasi tutti di proprietà dei valligiani.

Non vi è dubbio che, nell’evitare gli errori in cui sono finite tante altre località, ha giocato il fatto che in val Gardena il 90% della popolazione parla ancora il ladino e forti sono rimasti i legami e le tradizioni di una minoranza che si riconosce inglobata all’interno di un’altra minoranza, quella di lingua tedesca della provincia di Bolzano.

Selva di Val Gardena vuol dire poter sciare fin sulla porta dell’albergo, con un tracciato che passa perfino in mezzo alle case del villaggio; Ortisei è il sapore di un borgo antico con oltre cento tentazioni di shopping; Santa Cristina è la tranquillità al cubo. Ma comune denominatore di tutti e tre i paesi è l’assenza della mondanità. In val Gardena non ci si va per farsi vedere, questa peculiarità viene lasciata ad ad altre località più mondane: La val Gardena si sceglie per la serenità del vivere, per il piacere di fare esperienze che restano.

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Il carosello sciistico del Sella Ronda

Come il Sella Ronda, un ubriacante carosello di piste che si sviluppa intorno al Sella, tra straordinari paesaggi dolomitici, lungo le vallate ladine (Gardena, Alta Badia, Fassa) e tre provincie (Bolzano, Trento e Belluno). E quando, alla fine della vostra visita alla valle, lungo la via del ritorno guarderete il cielo rosso del tramonto, sentirete nel cuore un poco di nostalgia…

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