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Monument Valley – Sulle orme degli Indiani

 

Monument Valley ArizonaOgni anno migliaia di visitatori rimangono strabiliati davanti alla magnificenza della natura della Monument Valley. Forse il motivo è l’inconscio desiderio di provare l’ultima esperienza western, d’assaporare la frontiera, di vivere le avventure degli antichi Cow Boys. In realtà vivere la Monument Valley significa capire il mondo della civiltà delle pianure, chiamato banalmente “indiano”.

Il passato nella Monument Valley

Nelle praterie, prima dell’arrivo dei bianchi, vivevano poche tribù, cacciando e coltivando la terra. L’introduzione del cavallo da parte degli Spagnoli diede inizio allo sviluppo della civiltà indiana. I cavalli si moltiplicarono e gli Indiani divennero abili cavalieri dediti alla caccia ai bisonti. Il cavallo rivoluzionò la vita delle praterie e questo è il primo messaggio che si percepisce entrando in questa terra.

Uno spaccato della cultura delle tribù che abitavano questi luoghi prima dell’arrivo degli europei si può avere a Blanding, sulla strada tra Moab e la Monument Valley. Tappeti con relativi telai, coperte, mocassini, ceramiche, paglie, archi e frecce, monili in diversi materiali e attrezzi agricoli narrano le vicende di Navajo e Ute e dei loro predecessori, gli antichi Anasazi, dei quali il museo riproduce alcuni graffiti situati in aree poco accessibili della regione.

Utah-monument-valleyL’antico popolo degli Anasazi ha lasciato i più interessanti resti archeologici del sudovest americano. Il nome anasazi deriva da una parola Navajo che significa “antichi” o “antenati nemici” dal significato misterioso. Prima cacciatori e poi agricoltori, vivevano in caverne (dal 400 al 700). Più tardi cominciarono a costruire villaggi, i pueblo, vicino a corsi d’acqua. Il loro luogo di culto era la kiva, una stanza dove comunicavano con gli spiriti. Nel 1300 scomparvero improvvisamente senza lasciare tracce. Si ritiene si siano estinti per desertificazione del suolo e per un eccessivo sfruttamento delle risorse naturali.

I Navajo, come gli Apaches, non discendono in linea diretta dagli Anasazi, come gli Indiani Hopi e Pueblo, ma sono un ceppo della tribù Atapaschi. Della civiltà dei Pueblo, però, subirono profondamente l’influenza. Da questi appresero la coltivazione del mais, la tessitura e la filatura, mentre dagli Spagnoli la lavorazione dell’argento.

navajo_tradizioniLe tradizioni

Il concetto base della religione Navajo era che ciascun uomo doveva mantenersi in armonia con la divinità e la natura. Il primo sintomo di disarmonia con esse era la malattia sicché le cerimonie si accentravano sulla guarigione dei pazienti e sulla conservazione del benessere su tutta la tribù. Ancora oggi gli anziani Navajos officiano riti, strettamente privati e quindi non visibili. Talmente importanti per la comunità che, per rispettare la loro privacy, si è stati costretti a dettare un bizzarro orario d’apertura e di chiusura del Monument Valley Park (apre un’ora dopo l’alba e chiude un’ora prima del tramonto), che esclude i visitatori nei momenti in cui il sole radente incendia le rocce in un trionfo paesaggistico.

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