Che cosa è?
L’Amebiasi è una malattia parassitaria provocata dall’Entamoeba histolytica. Tale malattia, diffusa in tutto il mondo, è più frequente nei Paesi tropicali e sub-tropicali e nelle zone che presentano un clima caldo-umido e una carenza nella qualità delle condizioni igienico-sanitarie. Le manifestazioni cliniche sono prevalentemente a carico del sistema gastro-intestinale. Distribuzione geografica È possibile contrarre la malattia in qualunque zona dove non sussistano condizioni igieniche adeguate, prevalentemente nelle aree tropicali.
Come si manifesta?
L’amebiasi può essere asintomatica. Qualora la malattia manifesti dei sintomi, questi si presentano generalmente dopo un periodo di incubazione di circa 2-4 settimane, sotto forma di una diarrea acuta. In casi più gravi possono manifestarsi brividi, febbre e diarrea sanguinolenta o mucoide o manifestazioni extra intestinali, come disturbi epatici.
Come si trasmette?
L’unica sorgente di infezione è l’uomo, che espelle le cisti di ameba attraverso le feci. La trasmissione avviene generalmente tramite l’ingestione di acqua o alimenti contaminati da materiale fecale in cui siano presenti cisti amebiche. È possibile anche un contagio diretto da persona a persona, mediante il contatto con mani sporche, anche se è piuttosto raro. È possibile anche la trasmissione per via sessuale in seguito a contatti oro-anali e/o oro-genitali.
Esiste una vaccinazione?
Non esistono vaccini per prevenire l’amebiasi.
Come si previene l’amebiasi?
Per prevenire l’amebiasi è necessario curare le basilari norme igieniche, sia in ambiente domestico che negli ambienti condivisi, ad esempio evitando di ingerire acqua non pulita o mangiare alimenti potenzialmente infetti. La frutta e la verdura non opportunamente lavati sono tra i veicoli più frequenti della malattia.