Mille specie d’uccelli e 600 di animali. Tante solo le specie che vivono su una sottile striscia di terra che unisce al centro le Americhe, bagnata dalle onde di due oceani, l’Atlantico e il Pacifico, e tagliata quasi a metà da un canale che li collega. Grazie a questa famosa scorciatoia tra Occidente e Oriente, tutti sanno trovare su un atlante Panama, ma ancora pochi conoscono le sue bellezze naturali. Foreste pluviali, mangrovie, vulcani, spiagge di sabbia bianca lunghe decine di chilometri, centinaia d’isole più o meno sviluppate, come l’arcipelago di Bocas del Toro, scenario della serie televisiva Survivor, o l’arcipelago San Blas.
La natura di Panama offre un’ampia gamma di opportunità per l’osservazione della fauna selvatica, l’esplorazione degli habitat naturali e l’immersione in scenari di straordinaria bellezza. Il paese è un luogo affascinante per gli amanti della natura e per coloro che cercano esperienze all’aria aperta. Tra le aree principali merita una menzione particolare il Parco Nazionale Coiba, sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, che include l’Isola Coiba e le isole circostanti. È noto per la sua biodiversità marina, con numerose specie marine protette e aree di immersione molto popolari.
Panama City
Chi ha visto il film Il sarto di Panama, o letto il romanzo omonimo di John Le Carré, non sarà invece stupito dalla visione della selva di grattacieli di Panama City. L’impressione è quella di una Miami o di una Monte Carlo dei tropici. Grandi e lussuosi hotel dove si concentra la crema della vita sociale. Lucenti torri di vetro delle banche internazionali e i superattici di Punta Paitilla che assicurano vista sul Pacifico e sul lungomare della baia. La città è infatti un importante centro finanziario e commerciale in America centrale. La città moderna offre anche una vivace scena culturale, con festival ed eventi artistici.
In netto contrasto con quello che è il resto della città, o anche il Distretto di Colòn dall’altra parte del canale. Una rete di strade e vicoli da Terzo mondo, fra terreni abbandonati e costruzioni in disfacimento, tra tremende favelas e quartieri poverissimi, tra droga armi e disoccupazione dilagante.
