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Valle d’Aosta, una regione in verticale

La Valle d’Aosta, nota ai più per le alte vette che la delimitano (fra tutte il Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa, con i suoi 4807 metri), è meno conosciuta per la sorprendente concentrazione, in una regione di così ridotte dimensioni, di tanti splendori naturali e di tanti monumenti e beni storico-artistici di grande pregio. Castelli e borghi antichi testimoniano l’affascinante cultura delle civiltà che hanno segnato la storia della vallata.

Lungo i 90 chilometri della valle, da Pont Sait Martin a Courmayeur, e nelle valli laterali, sono visibili oltre 130 tra case fortificate, torri e fortezze. Costruiti tra il X e il XVIII secolo dai signori della valle, Savoia e Chalant, i castelli controllavano il passaggio lungo la via che collegava l’Italia alla Francia. Alcuni rimasero fortezze, altri diventarono abitazioni signorili e si riempirono di arredi e affreschi del Medioevo e del Rinascimento.

Grandiosi gli scenari naturali della Valle: dalle imponenti cime del Monte Bianco all’asprezza affascinate del Cervino (4478 metri), dallo spettacolare Monte Rosa (così chiamato dal colore assunto in particolari momenti dai suoi grandi ghiacciai) al Gran Paradiso, l’alta montagna al centro dell’omonimo, grande Parco Naturale (oltre 200.000 ettari).

Le alpi nella zona di La Thuile, Valle d'Aosta
La zona di La Thuile

Di antica tradizione e solida fama i centri di villeggiatura e le stazioni sciistiche della Valle, che offrono piste per tutti i gusti dalla discesa al fondo. Per sciare alle pendici del Monte Rosa si va a Gressoney la Trinité. Sul Monte Bianco si scia a La Thuile e a Courmayeur. Sotto il Gran Paradiso si scia a Cogne e sotto il Cervino si estende Cervinia.

Aosta, sulle tracce di Augusto

Fondata dai romani con il nome di Augusta Pretoria, Aosta è il capoluogo e il centro principale della valle, adagiato lungo la strada che un tempo conduceva in Francia.

All’ingresso della città c’è l’arco di Augusto eretto in onore dell’imperatore romano nel I secolo aC. Oltre sorgeva l’imponente cinta di mura con la Porta Pretoria. Retta da due ordini di arcate, ha un largo cortile d’armi. Sempre poco distante dall’arco di Augusto sorge la Collegiata di Sant’Orso, risalente all’anno Mille, che comprende la chiesa gotica, con un coro in legno scolpito e affreschi medievali, la cripta, un chiostro romano e un monastero. Accanto si trova il campanile medievale alto 46 metri, costruito con mattoni delle mura di cinta. Sulle torri che fortificavano le mura, nel Medioevo furono costruite dimore feudali come la Tour Fromage, poco distante.

Aosta - Monumento Romano
Aosta – monumento antico romano

Del teatro romano è visibile l’imponente facciata a quattro piani, mentre per vedere l’anfiteatro bisogna recarsi nel convento di Santa Caterina. Addossate al versante orientale delle mura sorgevano le terme, di cui rimane un suggestivo portico dalle volte a botte, mentre i resti del Foro si trovano accanto alla cattedrale, come il Museo Archeologico che ripercorre la storia della valle. La cattedrale fu fondata nell’anno Mille. La facciata è però del secolo scorso, mentre l’interno e le statue dei portali sono del Cinquecento come le vetrate. In sacrestia c’è una raccolta di arte romana e medievale con le sculture d’avorio risalenti al V secolo dC.

Tutti gli anni, negli ultimi giorni di gennaio, Aosta si popola di turisti e artigiani in occasione della fiera di Sant’Orso. Non è la solita esposizione di souvenir, ma una ricca mostra dei prodotti della valle. Vi si possono trovare lavori in ferro battuto e in pietra ollare, sculture in legno di alto livello, ma anche zoccoli, i famosi sabot, le maschere scolpite, le scatole intagliate e le tradizionali coppe per il caffè, chiamate grolle. Si affiancano alla fiera spettacoli, degustazioni di prodotti tipici e, il 30 gennaio, la tradizionale “Veillà” con offerta in strada di brodo e vin brulé.

La valle di Cogne

Poco distante da Aosta, poco meno di 30 km su una strada tutta tornanti, sorge Cogne. Val la pena di farli perché il paesaggio, alle pendici del Gran Paradiso, è uno dei più autentici delle Alpi, dove le cime innevate svettano sullo sfondo di boschi di betulle. Tra questi splendidi scenari fu girato il film “Tutta colpa del paradiso”.

Cogne, Valle d'Aosta
Cogne

All’inizio della valle c’è il ponte romano di Pondel che scavalca il torrente: meraviglia concepita come passaggio pedonale e acquedotto sotto. Qui veniva re Vittorio Emanuele II a cacciare stambecchi, oggi protetti nel Parco, e c’è un castello reale, ricavato da una casa torre medievale.

Girando per Cogne si scoprono altri edifici antichi: la parrocchiale di Sant’Orso del XIII secolo, la casa detta “dell’orologio” dalla facciata decorata, che risale al Settecento, la casa forte Villette verso la Valnontey con mura duecentesche e la massiccia casa di Tarambel a Crétaz che ha ancora le feritoie e i fori della colombaia.

Una gita a Cogne non può non includere la passeggiata alle cascate ghiacciate di Lillaz, tra le più suggestive della valle e a Valnontey il Giardino Alpino Paradisia, habitat di ben 1500 specie diverse di flora alpina.

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