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Speck, “l’alimento dei Germani”

E’ in Tirolo Orientale che ha origine lo speck, considerato l’alimento dei Germani almeno da quando Tacito descrisse le loro abitudini alimentari. Oggi, oltre al Tirolo, la sua produzione si è diffusa un po in tutto l’arco alpino.

Bachen-antico-speckLa traduzione di speck potrebbe essere: “carne di maiale disossata e affumicata”. Questo termine ha sostituito quello più antico di bachen (il bacon inglese) solo nel XVIII secolo.

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Ma “tra il dire e l’assaggiare” c’è una squisita differenza fatta di profumi, di raffinati miscugli di sapori, frutto di millenarie esperienze e di una rigorosa selezione delle materie prime, cioè spalla, coscia e pancetta di maiali macellati tra novembre e dicembre.

Per la salamoia, che dura due settimane, ogni contadino ha la sua ricetta. Oltre al sale vengono utilizzati pigmento inglese e altre erbe aromatiche tra le quali rosmarino, alloro e ginepro. Poi occorrono tre settimane di affumicatura per aggiungere profondità e aroma al prodotto. Il combustibile può essere legno di abete rosso o bianco, di pino, di faggio, tralci di vite o segatura. Poi è la volta della stagionatura, che dura da qualche settimana a diversi mesi e varia in funzione del clima e dello spessore della carne. Questo processo di stagionatura dello speck contribuisce a sviluppare il suo sapore e la sua consistenza.

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