Candela nella destra e spartito sulla sinistra: questo il Natale degli abitanti di New Orleans, gelosi delle loro tradizioni, frutto di una storia unica di francesi in terra d’America. Cantano insieme ai visitatori dei quattro angoli del continente e a quelli d’oltre oceano, che qui ritrovano un pezzetto d’Europa.
Credenti o non, è un momento di grande suggestione quando, la Vigilia di Natale, il crocifisso di San Luigi esce dalla cattedrale portato da un piccolo corteo di chierichetti. Nella piazza gremita di gente e di bambini vestiti di bianco e di rosso, e sui terrazzi e balconi, decorati con ghirlande, dei palazzi in stile coloniale si accendono centinaia di candele le cui fiammelle ondeggiano nella brezza tiepida del Sud. E all’unisono hanno inizio le “carole”: i canti di Natale. Il periodo natalizio è il momento migliore per vivere e assaporare le vere tradizioni dei creoli, cioè dei discendenti delle famiglie francesi che già risiedevano qui prima che Napoleone vendesse la Louisiana agli Stati Uniti.
Sotto Natale i giardini si riempiono di “luminarie”, piccole candele poste in sacchetti di carta che costeggiano le strade, creando un’atmosfera magica. Le case si accendono di party e la gente del luogo rispolvera le più saporite ricette della cucina creola e cajun, come il gumbo. Nella cattedrale di San Luigi si cantano i gospel e le strade si accendono di luci e sono decorate di addobbi rossi e oro.
Appena fuori New Orleans, nelle vicine parrocchie fluviali, si svolge una tradizione unica nota come “falo’ sull’argine”. Grandi ed elaborati falo’ vengono costruiti lungo gli argini del fiume Mississipi alla vigilia di Natale, illuminando il cielo notturno e simboleggiante l’illuminazione della strada per Papa Noel mentre viaggia per consegnare i regali.
Questa è New Orleans: una città che è sempre in festa.
