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MONACO DI BAVIERA, l’Hofbrauhaus

Una Monaco di Baviera “Mediterranea”

Una Baviera multicolore, dalle linee morbide, ingentilita dalla vicinanza del Bel Paese: Monaco è la città più “mediterranea” a nord delle Alpi. Con le sue tinte pastello trasmette la sua allegria in ogni stagione. Si respira la voglia di vivere e una passione per il tempo libero che va al passo di uno stile di vita rilassato.

Nelle calde giornate estive gli abitanti vanno a passeggiare lungo le rive dell’Isar o sui prati dell’Englischer Garten, il più grande parco cittadino, ancora più esteso di Central Park e di Hyde Park, progettato nell’Ottocento, periodo in cui il romanticismo si specchiava anche nella creazione dei giardini. I suoi viali si propagano tra ruscelli e prati e i sentieri attraversano i boschi. E poi ci sono un laghetto, alcuni isolotti, la casa da tè giapponese e vari chioschi.

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L’Olympiapark

La città è ricca di spazi verdi, tra cui l’Olympiapark, l’area che nel 1972 ospitò le 20° Olimpiadi estive, in cui ha sede, in un scintillante edificio in metallo a forma di quattro cilindri, la BMW. Ai suoi piedi, la famosa casa automobilistica ha istituito un suo museo, dalla struttura ugualmente caratteristica, un enorme calice d’argento.

Ma è forse l’inverno il periodo più incantevole per visitare Monaco di Baviera, con i mercatini di Natale, le ghirlande appese, i banchetti informali. Canti tradizionali, boccali di vin brulé e wuster caldi sono a ogni angolo di strada. Per tutto dicembre la città diviene una mix di suoni profumi e colori, e tra le bancarelle che propongono artigianato tradizionale, giocattoli antichi, decorazioni natalizie, sostanze profumate ed aromi, squisitezze della cucina bavarese e specialità casalinghe, si emana un atmosfera molto intima in cui si affacciano i ricordi natalizi legati all’infanzia. Altra attrattiva è l’abete alto quasi 30 metri che risplende in tutta la sua altezza della luce di ben 2500 candele.

Monaco di Baviera è tutto questo. Una città davvero splendida, che combina felicemente i servizi tipici di una grande città e lo stile di vita moderno con un’atmosfera familiare, da piccola città di provincia, rappresentata alla perfezione dalle famose e festose birrerie, e dagli Tracht e dai Dirndl, i tipici abiti bavaresi che uomini e donne anche benestanti non si vergognano di mostrare in città.

L’Hofbrauhaus

vestito-tipico-bavareseE se non ci fosse altro da vedere a Monaco, basterebbe andare in quella che è una vera e propria piccola Oktoberfest a tutti gli effetti: la Hofbrauhaus, una vasta birreria, aperta nel 1589, dove trovano posto fino a 5000 persone. In tutto l’ambiente della birreria si sente la gioia di vivere che si respira in città. Soprattutto con in mano un bel boccale di spumosa bionda. Attorno ai tavoli gli ospiti di Monaco e di tutto il mondo vanno a assaporare lo stile di vita bavarese in prima persona, uno stile caratterizzato da una grande cordiale ospitalità.

Dall’alto dei suoi 400 anni di vita la Hofbrauhaus offre molte storie. Come quella della sua nascita, forse la più interessante da raccontare.

Un tempo la birra in Baviera non veniva considerata solo come una bevanda, ma anche come un alimento di prima necessità simile al pane. Allora si sperimentava la produzione della birra con gli ingredienti più bizzarri. Purtroppo la degustazione di una tale brodaglia a quel tempo costò la vita a molte persone. Per questo nel 1516 il duca Guglielmo IV promulgò, con un decreto, quella che è a tutti gli effetti la prima legge sui prodotti alimentari (tutt’oggi in vigore), in cui venivano stabiliti ingredienti e metodi di produzione della birra.

Oggi viene chiamata “legge sulla purezza della birra”.

Il 27 settembre 1589 il suo successore fondò la birreria di corte sul vecchio cortile dell’allora residenza ducale di Monaco. La prima birreria di corte è esistita fino all’anno 1808 e si trovava solo a pochi passi dalla Hofbrauhaus. Poco dopo sul Platzl venne creato un secondo birrificio.

Massimiliano I, il nuovo duca di Baviera, fondò nel 1607 il suo primo birrificio ducale, gettando così le fondamenta storiche per l’odierna birreria. Tramite decreto il Re Luigi I dichiarò la birreria di corte ufficialmente aperta al popolo, infastidendo con tale decisione gli osti e i birrai privati, che avevano paura di perdere la loro clientela. Alla fine del 19° secolo era diventato necessario aumentare lo spazio destinato agli ospiti. Nel 1882 inizio così il trasloco temporaneo del birrificio sulle rive dell’Isar. Il 22 maggio 1896, venne “prodotta” per l’ultima volta la birra nel vecchio edificio.

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L’Hofbrauhaus

Su una superficie di 11 mila quadri doveva nascere un tempio della birra secondo le conoscenze più nuove dell’allora fiorente gastronomia. Il 22 settembre dell’anno successivo venne inaugurata la nuova birreria, sempre sul Platzl: ecco che nasce la Hofbrauhaus come la possiamo ammirare oggi.

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