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L’Ordine regna a Malta

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La Valletta

Un viaggio in questa piccola nazione, un arcipelago di storia, suggestioni e natura, sulle tracce dell’Ordine dei Cavalieri, alla scoperta de La Valletta sfiorata dai profumi del Nord Africa. Qui, al centro del Mediterraneo, la civiltà occidentale e quella araba s’incontrano. Il malti, la lingua locale, è un dialetto semitico scritto con caratteri latini ricco di parole inglesi ed italiane. E qui a Malta dove l’orgoglio nazionale è una necessità si va a alla ricerca dei Cavalieri. La cultura, la memoria, la profonda religiosità dei maltesi è segnata dal loro passaggio. E si resta affascinati dal loro mito.

SANTI, CAVALIERI E MARINAI

Il Sovrano Ordine dei Cavalieri dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, divenuti poi i Cavalieri di Malta, ha radici lontanissime. Se ne fa menzione la prima volta nel 1048, poi nel 1099 con la presa di Gerusalemme di Goffredo de Martigues che ottenne nel 1113 il riconoscimento dell’Ordine da papa Pasquale II.

Nel 1137 la regola viene cambiata e a quella monastica si aggiunge quella cavalleresca. I Cavalieri si strutturano in lingue per identificare le nazioni di provenienza. Ad ogni lingua corrisponde una punta della croce che i Cavalieri portano sui loro sai neri. Ad ogni lingua spetta un compito (l’Italia aveva il comando della flotta). Per entrare nell’Ordine i cavalieri dovevano provare di essere nobili da almeno 4 generazioni e fare voti di castità e povertà. Obbediscono solo al Papa e il Gran Maestro è eletto a vita.

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Statua di un Gran Maestro

Nel 1291 sconfitti dai mussulmani i Cavalieri si trasferiscono a Rodi da dove vengono cacciati dai turchi nel 1522. Carlo V li convinse a prendere possesso di Malta dove fondano una città nuova. La prima pietra venne posta il 28 marzo 1566 dal Gran Maestro Jean de la Vallette su disegno di Francesco Lavarelli. I Cavalieri restarono a Malta fino al 1798 quando Napoleone li cacciò da La Valletta. Dopo l’esilio in Russia l’Ordine, perso il carattere militare, tornò all’origine trasferendo la sede a Roma.

Ma Malta, al di là del Sacro Ordine, ha una civiltà stratificata. Ci sono passati tutti: i romani, i paleocristiani, gli arabi, i francesi e infine gli inglesi che tennero sotto protettorato l’arcipelago per oltre un secolo e mezzo. Del loro passaggio tutto è attuale. La guida a destra, il rito del tè, i giardini, gli autobus, perfino gli orari rigidi che a queste latitudini sono un po’ stonati. Nulla è stato cancellato, tutto si è sovrapposto.

Gozo
Villaggio sul mare a Gozo

Per comprendere l’altra Malta dovete spostarvi a Gozo, la seconda isola dell’arcipelago, e lì conoscerete i suoi abitanti. I maltesi possono essere cordiali come un barone siciliano, eleganti come un Lord, alcuni biondi come un normanno, scaltri come un fenicio. E vi capiterà di domandarvi, attraversando il breve tratto di mare che separa Cirkewwa, la punta estrema di Malta, da Gozo, se la civiltà mediterranea non sia nata qua e quanto antico possa essere questo popolo. Ad incidere nella vostra mente questo pensiero penserà il tramonto che tinge d’arancio le basse case di tufo.

Non solo storia, ma anche spiagge e mare cristallino. Il legame dei maltesi con il mare è strettissimo. Se ne ha la prova osservando i luzu, le coloratissime barche da pesca. Una vacanza in queste isole può cominciare proprio a bordo di un luzo o di una barca da noleggiare ad esempio nei porti turistici di Sliema o di Marsmascetto. Può proseguire sulle spiagge alla moda dell’isola più grande che sono St. Paul Bay, Bizerbbuga, St. Thomas Bay o St Julian’s. Sono attrezzatissime, zeppe di alberghi e qui si concentra tutta la vita notturna dell’isola.

Per chi invece vuole una vacanza meno mondana e più marina c’è l’isola di Gozo che offre Ramla Bay una striscia di sabbia finissima, c’è Xlendi (solo roccia), c’è l’incanto Dweira Bay dove si trovano la finestra sul mare e il suggestivo mare interno.

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La Laguna Blu di Comino

Ma la spiaggia più esclusiva di tutte resta la Laguna Blu a Comino dove il mare ha un colore stupefacente: Un’oasi di tranquillità (tranne in alta stagione) e un paradiso per i subacquei.

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