L’ideale viaggio che Spazio Viaggi compie alla scoperta delle bellezze di tutto il mondo, ci porta questa volta a conoscere un centro “minore” di rilevante importanza storica: Gubbio.
Le origini di Gubbio
Come per molti altri paesi del centro Italia, la storia urbana della località è preromana, e preromane sono anche le più remote testimonianze monumentali.
Gubbio conserva, con le Tavole Eugubine, la più alta testimonianza della civiltà Umbra. Si tratta del più notevole testo rituale di tutta l’antichità classica per i dati linguistici e culturali che ci tramanda. Documento fondamentale della lingua degli antichi Umbri, le Tavole offrono il quadro della struttura della città-stato del periodo intorno al II secolo aC. Il testo del documento si estende per sette lastre bronzee, incise su ambedue le facce, alcune scritte in alfabeto nazionale derivato dall’etrusco, altre in alfabeto latino adattato alle esigenze della lingua umbra.
Rinvenute nel 1444 in un sotterraneo del teatro romano, vi sono descritte le principali cerimonie religiose, oltre a numerose indicazioni topografiche, dalle quali si possono apprendere gli elementi costitutivi del primo insediamento urbano.
Ma l’epoca delle maggiori fortune per Gubbio fu senz’altro l’epoca comunale e l’età signorile. A sottolineare l’alto grado di civiltà artistica raggiunto tra Medioevo e Rinascimento, basti ricordare la scuola pittorica che Gubbio seppe creare, oltre a attirare scultori, architetti, pittori da poli maggiori.
Simboli di quest’epoca d’oro sono Palazzo dei Consoli che risale al XIV secolo e ora ospita il Museo Civico, con la sua collezione di manufatti storici e arte, e Palazzo Ducale, costruito nel XV secolo e che fungeva da residenza per la famiglia regnante dei Montefeltro.
Una cittadina che non sembra cambiata molto da allora: nell’ultimo secolo è stata poco investita dai processi di industrializzazione, protetta dalla sua posizione elevata, distante dalla fascia costiera, quindi in situazione sfavorevole al necessario sviluppo ai fini industriali. Ed è proprio la collocazione in zone collinari che ha prodotto una storia urbanistica pittoresca e suggestiva, ma anche conservativa e statica. Il centro storico della città è ben conservato, con strade e vicoli stretti e tortuosi che trasportano i visitatori indietro nel tempo. L’architettura, compresi edifici e chiese medievali, è un’attrazione significativa.
Le manifestazioni
Proprio sulle pendici del Monte Ingino, ai cui piedi si trova Gubbio, si trova “disegnato” l’albero di natale più grande del mondo, illuminato per le festività natalizie (rimane acceso dal 7 dicembre al 1O gennaio) con 800 sorgenti luminose e 12 km di cavi elettrici.
L’altro mese importante per gli eventi è maggio, che si vede protagonista di due feste famose in tutta Italia.
La prima è la Corsa dei ceri, celebrata il 15 maggio. Incerte sono le origini della festa che taluni fanno risalire a riti antichi dei popoli umbri in onore di Cenere ed altri ad un fatto storico che ebbe luogo nel libero comune di Gubbio intorno al mille. I Ceri sono tre colossali macchine di legno che vengono sostenute a spalla in una corsa sfrenata per le vie della città e per l’ardua salita verso la cima del monte ove sorge la Basilica del Patrono S. Ubaldo, cui la festa è dedicata.
La seconda è il Palio della balestra, che si tiene l’ultima domenica di maggio. E’ una gara di tiro a segno con la balestra medioevale da postazione tra i tiratori di Gubbio e quelli di Borgo S. Sepolcro. Infatti in queste due città esistono ancora delle società i cui soci praticano questo antico sport. I tiratori indossano antichi costumi. Anche le autorità comunali per l’occasione assistono in costumi d’epoca. Il tiratore che risulta vincitore riceve in premio, tra l’altro, uno speciale stendardo detto “Palio”. Al termine della gara si svolge, per le vie della città illuminate e imbandierate a festa, un pittoresco corteo storico.
